Dire responsabilità è dire la condizione di dover rendere conto di atti, avvenimenti e situazioni in cui si ha una parte, un ruolo determinante.
A dire il vero è una parola che sento sempre meno. È difficile assumersi le proprie responsabilità, fare qualcosa sotto la propria responsabilità. Non riguarda solo le singole persone, ma anche le Istituzioni che hanno responsabilità civili, amministrative, penali.
Ciò che balza maggiormente all’occhio, nel tempo della pandemia da covid, è la scarsa consapevolezza delle conseguenze dei propri comportamenti e del modo di agire. Assistiamo infatti al rimpallarsi di accuse a vari settori della società considerati possibili potenziali focolai di virus covid. Dai mezzi pubblici alla scuola, dal calcio alla movida, ecc. Possono varare tutti i decreti leggi che vogliamo ma non saranno questi a impedire il contagio se mancano comportamenti individuali responsabili.
Bene scrive sul quotidiano Avvenire Danilo Paolini: “Non esiste vera libertà se non è accompagnata dalla responsabilità e dalla collaborazione con le altre persone”. Da tempo lo chiede il nostro Presidente Sergio Mattarella! Le leggi vanno rispettate, i protocolli osservati, ma se manca prudenza, buon senso e soprattutto responsabilità individuale e collettiva tutte le prescrizioni non ci tuteleranno. Siamo figli di una cultura troppo individualista. Sto bene io gli altri si arrangino!
Responsabilità vuol dire rendere conto dei propri atti, ma se manca non ci rimane che andare a rotoli covid compresso.
