Gesù non sta solo inchiodato alla croce. La sua morte è un evento collettivo anche se i suoi erano scappati tutti. Ai suoi piedi sta Maria sua madre, sta Giovanni il discepolo, sta Maria Maddalena, stanno i soldati, e forse stavano i curiosi e neanche tutti, ma solo quelli che potevano reggere quello spettacolo tremendo.
I neri d’America nelle piantagioni di cotone, per trovare sollievo alla dura condizione di lavoro, cantavano canti capaci di toccare il cuore e trovare speranza. Una di questi diceva:
C’eri tu alla croce di Gesù?
C’eri tu alla croce di Gesù?
Oh! Questo pensier fa si ch’io
pianga, pianga, pianga, pianga.
C’eri tu alla croce di Gesù?
Questo pensiero mi è venuto pregando davanti alla nostra patrona Maria Maddalena. Lei c’era. Non aveva seguito il Maestro sulla via della Croce da lontano come Pietro. Non era scappata come tutti gli altri apostoli che in un impeto di generosità avevano fatti i bulletti dichiarandosi pronti a tutto. Ma se ne erano scappati. Lei no! Maddalena non è scappata, non si è nascosta, non si è sottratta allo scherno dei militari che uccidevano il suo Gesù. Stava li, ai piedi della croce, insieme alla Madre e a Giovanni. Lei aveva cosparso il capo di Gesù con un profumo costosissimo, trecento denari, (Giuda ha venduto il Maestro per trenta denari!).
Quell’eccesso d’amore l’ha portata a seguire tutto il dramma della passione fino al suo epilogo e oltre perché il mattino di Pasqua lei è ancora li e a lei il Risorto si manifesterà vivo. “Questo pensier fa si ch’io pianga!” Con Maddalena entriamo nella Settimana Santa a toccare con mano che solo Dio poteva amarci così.