Il risorto ti chiama per nome “Maria di Magdala ricerca Gesù, ma lo fa in modo sbagliato, perché non da spazio alla novità radicale di Dio, che è vittoria sulla morte.
Ella ricerca Gesù nella tomba, cioè nell’ambito delle cose mondane, dell’esperienza quotidiana cui è abituata; non permette che Dio le venga incontro dal di fuori di tale esperienza, al di là e al di sopra di essa, inserendovisi dentro, con piena naturalezza, ma con una forza che supera tutte le esperienze quotidiane.
Gesù risorto si manifesta a Maria di Magdala con una presenza discreta, che è un appello di libertà: la chiama per nome “Maria!”, e Maria che con gli occhi non l’aveva riconosciuto, lo riconosce dalla voce, perché la voce esprime meglio l’interiorità. Dunque, è nell’interiorità che noi possiamo ascoltare e scoprire come Dio ci ama; è dentro di noi che possiamo sentirci chiamati e restituiti alla nostra identità profonda.
Quando la voce di Gesù risorto ci scuote, allora anche gli occhi si aprono e possiamo dire con Maria di Magdala “Ho visto il Signore”. Nella ricerca di questa donna cogliamo, perciò la nostra ricerca, le nostre fatiche, e pure le nostre gioie improvvise, i nostri entusiasmi, allorché sentiamo che la voce di Gesù possiamo riascoltarla dentro e che essa concorda con quanto ci dicono la voce della Chiesa, della fede, della storia”.
Card. Carlo Maria Martini.
Incontro al Signore Risorto.