È illuminante l’episodio del centurione romano, che chiede a Gesù la guarigione del servo caduto in una malattia mortale (Mt 8,5-13). Stiamo entrando nel tempo della Quaresima e la parola diventa la Parola con la quale Dio ci parla. Da sempre questo prezioso periodo offre ai credenti un’abbondante contatto con linguaggi diversi, ma sempre efficaci perché sono espressione di una Parola che ci raggiunge e che può cambiare il cuore.
Le forme quaresimali possono essere sempre le stesse, sta a noi farle diventare luoghi di ascolto di una Parola che salva. La prima Parola sarà quella della liturgia domenicale. La quaresima ambrosiana propone episodi evangelici di grande profondità tutti orientati al recupero del nostro battesimo proiettandoci al mistero pasquale. Non mancheranno le “Via Crucis” che ci faranno percorrere il mistero della passione e morte del Signore Gesù attraverso il percorso al calvario con tutto il suo struggente carico di dolore e di amore.
Non mancheranno anche due opportunità particolari di incontro con la Parola: gli esercizi spirituali per tutta la comunità pastorale e una serata “affacciati alla Parola” in parrocchia durante la quale approfondiremo i vangeli della passione. Ci saranno anche i Ritiri spirituali e altre proposte che mettono in contatto con la Parola.
L’efficacia di una Parola pronunciata da Gesù presuppone fede l’apertura. Il centurione romano ha creduto alla sua efficacia, ora tocca a noi: la situazione è occasione.