Nella Messa dell’Epifania nel duomo di Milano il nostro Vescovo Mario Delpini, nella sua omelia, ha posto domande che chiedono risposte. Al termine del lungo periodo natalizio con il Battesimo di Gesù al Giordano proviamo a cercarle quelle risposte.
“Gente del mio tempo, perché non sei in cammino? Perché te ne stai seduta nelle tenebre che ricoprono la terra, nella nebbia fitta che avvolge i popoli? Gente del mio tempo, quale male oscuro impigrisce il tuo pensiero, sfianca le energie, dissuade dal sognare? Gente del mio tempo quale sospetto ti rende diffidente? Quali ossessioni ti rendono irrequieta? Quali paure bloccano lo slancio? Gente del mio tempo, chi ti ha convinta che quando c’è la salute c’è tutto, se per l’ossessione di custodire la salute ti privi di tutto? Chi ti ha persuasa che la generosità sia un azzardo, che la compassione una debolezza, l’amore sia un pericolo, la promessa che si impegna per sempre una imprudenza? Gente del mio tempo perché te ne stai a testa bassa a compiangere la tua situazione? E voi sapienti, perché non sapete dire la via, voi esperti di ogni sapere, perché non siete in cammino? Sembra che il virus, che stiamo combattendo e che cerchiamo con ogni mezzo di arginare, abbia seminato non solo malattia e morte, ma un male più oscuro, una paralisi dello spirito, una sospensione della vita, una confusione sul suo significato, uno scoraggiamento e un senso di impotenza”. (Mario Delpini)
Più che il covid 19 sembra abbia fatto danni anche questo “male oscuro” che paralizza lo spirito, crea scoraggiamento e senso di impotenza.
Nessuna rassegnazione dunque anche se il “male oscuro” potrebbe durare a lungo dentro di noi.