Dal mondo “social” ci arriva ogni giorno di tutto e di più. Articoli, immagini, video. Spesso sono immagini volgari o insulse.
Qualche volta per fortuna una foto, che vale più di un articolo, di un video, perché ferma in uno scatto una scena che ti arriva dritta al cuore e alla mente. È il caso della foto che ha fatto il giro del mondo della suora Saveriana in ginocchio davanti ai soldati in Myanmar che reprimono le manifestazioni dei dimostranti in favore di Aung San Suu Kyi.
Dopo aver invitato i giovani a nascondersi, si è presentata davanti ai militari in ginocchio chiedendo, se proprio dovevano farlo, di uccidere lei e non loro. Nella foto due soldati buddisti si inginocchiano a loro volto con le mani giunte.
Con le braccia spalancate in segno di supplica e con la forza disarmante della preghiera suor Ann Rosa ha ottenuto che nel quartiere, quel giorno era il 28 di febbraio, non si registrassero vittime. Alla fine i poliziotti hanno smesso di inseguire i manifestanti civili.
Due particolari dell’immagini mi hanno colpito. La suora in ginocchio con la braccia in un gesto non violento e i due militari buddisti che congiungono le mani in segno di omaggio come prevede la loro religione. Intervistata Suor Ann Rosa su quel gesto non ha fatto analisi politiche, ha semplicemente detto di voler appoggiare le manifestazioni favore della pace, della giustizia e della democrazia, con la sola forza della preghiera.