• Parrocchia S. Maria Maddalena - Crevenna - Erba
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    Chiesa Parrocchiale

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    Chiesa Parrocchiale - Interno

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    Oratorio

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    S. Maria Maddalena - Patrona

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    Affresco del '400

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    Chiesa di S. Giorgio

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    Croce Pessina

“Che cosa abbiamo imparato da questa situazione di pandemia?”

È una delle sue domande che Papa Francesco si pone per la giornata mondiale della Pace e ci ricorda che la più grande lezione che il Covid-19 ci lascia in eredità è la consapevolezza che abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, che «il nostro tesoro più grande, seppure anche più fragile, è la fratellanza umana, fondata sulla comune figliolanza divina, e che nessuno può salvarsi da solo».

Nel messaggio per la Pace di Papa Francesco viene spesso citata l’Ucraina: «La guerra in Ucraina - sottolinea ancora Francesco nel messaggio - miete vittime innocenti e diffonde incertezza, non solo per chi ne viene direttamente colpito, ma in modo diffuso e indiscriminato per tutti, anche per quanti, a migliaia di chilometri di distanza, ne soffrono gli effetti collaterali - basti solo pensare ai problemi del grano e ai prezzi del carburante».

E di certo, «non è questa l'era post-Covid che speravamo o ci aspettavamo. Infatti, questa guerra, insieme a tutti gli altri conflitti sparsi per il globo, rappresenta una sconfitta per l'umanità intera e non solo per le parti direttamente coinvolte.

Mentre per il Covid-19 si è trovato un vaccino, per la guerra ancora non si sono trovate soluzioni adeguate». Che fare, allora? In questo momento storico si tratta di “cambiare il cuore” lasciando che “Dio trasformi i nostri criteri abituali di interpretazione del mondo e della realtà. Non possiamo più pensare solo a preservare lo spazio dei nostri interessi personali o nazionali, ma dobbiamo pensarci alla luce del bene comune, con un senso comunitario, ovvero come un “noi” aperto alla fraternità universale.

Non possiamo perseguire solo la protezione di noi stessi, ma è l’ora di impegnarci tutti per la guarigione della nostra società e del nostro pianeta, creando le basi per un mondo più giusto e pacifico, seriamente impegnato alla ricerca di un bene che sia davvero comune”.

Nel mondo globalizzato davvero non possiamo pensare di salvarci da soli.

 


La parola di don Ettore

 

La parola
libero pensiero di don Ettore Dubini su temi attuali o determinate ricorrenze.