La Settimana Autentica è, come dice il suo nome, la più vera e la più santa di tutto l'anno liturgico, perché unisce strettamente l'ultima parte del cammino quaresimale con la solenne celebrazione del Triduo pasquale. Essa si apre con il ricordo dell'ingresso messianico di Gesù in Gerusalemme e con il segno dell'unzione di Betania (domenica delle Palme), prosegue con le prefigurazioni antiche e le premonizioni prossime della passione (primi tre giorni feriali) e si compie nella celebrazione unitaria della Passione del Signore e della sua Beata Risurrezione (Triduo pasquale). L'unità celebrativa del Triduo prevede poi al suo interno: la celebrazione vespertina «nella cena del Signore» (sera del Giovedì santo) ; la celebrazione della Passione del Signore (pomeriggio / sera del Venerdì santo), completata dalla celebrazione vespertina «nella Deposizione del Signore»; la Veglia pasquale (sera / notte del Sabato santo), dalla quale procedono tutte le Messe di Pasqua.
Si affiancano alcune liturgie facoltative, come la celebrazione pubblica dell'Ufficio delle letture del Venerdì santo, con la lettura, scandita in tre momenti, di una o più «Passioni» (secondo Marco, Luca e Giovanni), e la liturgia della parola del Sabato santo mattino.
In questo itinerario di giorni autentici e santi, nei quali lo Sposo Cristo è sottratto alla Chiesa Sposa per esserle ridonato nella gloria sfolgorante della sua risurrezione, i fedeli sono chiamati a contemplare il volto dell'Amato con più intenso ascolto della parola e più viva partecipazione alla preghiera liturgica, senza timore di sprecare «l'unguento prezioso» (cfr. Giovanni 12,3) del proprio tempo e della propria vita.
Domenica 10 aprile
Domenica delle Palme nella Passione del Signore
Nella Domenica delle Palme la tradizione ambrosiana prevede due celebrazioni eucaristiche: la Messa unita alla processione e la Messa nel giorno.
Commemorazione dell'Ingresso del Signore in Gerusalemme
Si fa memoria dell'Ingresso del Signore: prima della Messa principale con la processione (prima forma) o nelle altre Messe con l’ingresso solenne (seconda forma). Sia nella prima che nella seconda forma ha luogo la benedizione delle palme, che i fedeli tengono già in mano.
II Triduo pasquale
II Triduo della Passione e della Risurrezione del Signore risplende al vertice dell'anno liturgico, poiché l'opera della redenzione umana e della perfetta glorificazione di Dio è stata compiuta da Cristo specialmente per mezzo del mistero pasquale, col quale, morendo, ha distrutto la nostra morte, e risorgendo, ci ha ridonato la vita. La preminenza di cui gode la domenica nella settimana, la gode la Pasqua nell'anno liturgico. Il Triduo pasquale della Passione e della Risurrezione del Signore ha inizio dalla Messa vespertina «in Cena Domini», ha il suo fulcro nella Veglia pasquale e termina con i Vespri della Domenica di Risurrezione.
Giovedì 14 aprile
Messa del Crisma
La Messa crismale, che il Vescovo concelebra con i sacerdoti delle diverse zone della diocesi e durante la quale benedice il Crisma e gli altri Oli, è considerata una delle principali manifestazioni di pienezza del sacerdozio del Vescovo e un segno della stretta unione dei sacerdoti con lui. Infatti, con il Crisma benedetto dal Vescovo, vengono unti i neo-battezzati e segnati in fronte coloro che ricevono la Confermazione.
Celebrazione eucaristica vespertina «in Cena Domini»
II Triduo pasquale è aperto da una solenne celebrazione vespertina di tipo vigiliare.
Venerdì 15 aprile
Celebrazione della Passione del Signore
In questo giorno, in cui «lo Sposo è stato tolto», la Chiesa ne rivive il mistero della morte attraverso la proclamazione liturgica della sua Passione.
Sabato 16 aprile
Veglia pasquale nella Notte santa
La Veglia pasquale, durante la notte in cui Cristo è risorto, è considerata come la «madre di tutte le Veglie». In essa la Chiesa attende, vegliando, la risurrezione di Cristo e la celebra nei Sacramenti. Quindi tutta la celebrazione di questa sacra Veglia si deve svolgere di notte, cosicché cominci dopo l'inizio della notte e termini prima dell'alba della domenica.
Nella solenne Veglia pasquale, la Chiesa:
- celebra la Liturgia della luce (parte prima della Veglia) ;
- medita le «meraviglie» che il Signore ha compiuto per il suo popolo fin dall'inizio e confida nella sua parola e nella sua promessa (seconda parte, Liturgia della Parola);
- rivive, con i suoi membri rigenerati nel Battesimo, il giorno della risurrezione (terza parte, Liturgia battesimale);
- viene invitata alla mensa che il Signore ha preparato al suo popolo per mezzo della sua morte e risurrezione (quarta parte, Liturgia eucaristica).