Le prime luci dell’alba filtrano dalla finestra della camera mentre suona la sveglia.
Mi alzo e ripenso al sogno che mi ha tenuto compagnia nella notte. Ho sognato che era finito il covid19 e gradualmente la vita ricominciava a riprendere. Come tutti i sacerdoti ero preso dall’euforia di celebrare finalmente la messa domenicale con il popolo anche se con le dovute restrizioni, ma pur sempre con il popolo.
Arriva la domenica e suono a festa le campane, addobbo la chiesa con i segni della ripartenza, accendo tutte le luci. Deve essere una ripartenza alla grande e al suono festoso del concerto più solenne delle campane io mi preparo a indossare gli abiti Liturgici aiutato dal buon Antonio che insieme a Giuseppe ha preparato la celebrazione finalmente senza le distanze di sicurezza e senza la preziosa e un po’ fastidiosa mascherina.
Manca solo qualche minuto alle dieci. Ho proprio una gran voglia di celebrare con volti, storie, malati guariti, ragazzi che si muovono sulle panche per non annoiarsi. Ma un primo segnale inquietante mi mette in allarme. Non ci sono chierichetti! Quando è il momento di iniziare mi reco all’altare e mi rivolgo verso la navata e mi sento gelare il sangue. Pochi parrocchiani qua e là, neanche un bambino, il coretto dimezzato. E io che avevo così tanto atteso di riprendere alla grande la vita con la Messa della domenica!
Terminata la celebrazione, mentre mi tolgo gli abiti liturgici, mi viene il magone. Perché i parrocchiani non sono venuti alla messa? Comincio a telefonare a uno, all’altro e scopro che il periodo tremendo del covid19 ha fatto nascere un modo nuovo di celebrare la domenica. Non potendo partecipare alla messa, molte famiglie hanno iniziato a pregare insieme in casa riscoprendo così una dimensione di Chiesa domestica come nei primi tempi con gli Apostoli. Quello che sembrava essere un motivo di preoccupazione si è trasformato in una nuova opportunità. I parrocchiani hanno messo in pratica l’appello di Delpini: la situazione è occasione…
Scendo come tutte le mattine e spalanco la chiesa… guardo il sagrato e mi dico: ecco la Chiesa! Ora è anche fuori nelle famiglie della comunità! Che sia questo un segno del Signore? Ricominciare non per tornare come prima, ma con una nuova idea di Chiesa. Per fortuna era solo un sogno, ma…
Recito la liturgia delle ore e mi sembra di lodare meglio il Signore!