“In questo anno abbiamo ascoltato il silenzio del pianeta e abbiamo avuto paura ma abbiamo reagito e costruito una nuova solidarietà, perché nessuno è al sicuro da solo.
Abbiamo visto nuovi muri e i nostri confini in alcuni casi sono diventati i confini tra morale e immorale, tra umanità e disumanità. Muri eretti contro persone che chiedono riparo dal freddo, dalla fame, dalla guerra, dalla povertà”.
"Nel 2021 abbiamo lottato accanto a chi chiede più democrazia, più libertà, accanto alle donne che chiedono diritti e tutele. A chi chiede di proteggere il proprio pensiero. Accanto a coloro che continuano a chiedere un’informazione libera e indipendente abbiamo finalmente realizzato, dopo anni di crudele rigorismo, che la disuguaglianza non è né tollerabile né accettabile, che vivere nella precarietà non è umano, che la povertà è una realtà che non va nascosta ma che dev’essere combattuta e sconfitta. Il dovere delle istituzioni europee di proteggere i più deboli e non di chiedere altri sacrifici aggiungendo dolore al dolore”.
“Oggi l’Europa con il Piano di recupero ci dà grandi opportunità di abbandonare l’indifferenza. È la nostra sfida, quella di un mondo nuovo, che rispetta le persone, la natura, e crede in una nuova economia basata non solo sul profitto di pochi ma sul benessere di tutti. Per questo voglio dirvi buone feste, buon anno, buon Natale. Il periodo del Natale è il periodo della nascita della speranza. E la speranza siamo noi quando non chiudiamo gli occhi davanti a chi ha bisogno, quando non alziamo muri ai nostri confini, quando combattiamo contro tutte le ingiustizie. Auguri a noi, auguri alla nostra speranza”.
Parole di un grande!