Cambio al vertice della Conferenza che riunisce i vescovi italiani.
Ho avuto per due volte la fortuna, mentre mi trovavo a Perugia, di stare a pranzo con il Card. Bassetti Presidente uscente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana).
Uomo mite di grande competenza, che faceva della semplicità il suo modo di porsi sia di fronte ai Vescovi, sia di fronte i problemi che la società italiana ha posto ai Vescovi. Ho considerato queste due occasioni come una grazia particolare. Ora alla guida della Chiesa Italiana Papa Francesco ha scelto il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna.
L’ho ascoltato più di una volta in occasione convegni Caritas e mi ha sempre colpito il suo modo appassionato di parlare dei temi della carità perché gli nascevano dal cuore come di uno che non parlava di cose preparate, ma attingevano dal suo vissuto. Cresciuto infatti nelle periferie romane ha collaborato attivamente nella “Comunità di Sant’Egidio” fondata da Andrea Riccardi.
Dall’esperienza romana, e attualmente da Arcivescovo della Chiesa di Bologna, martedì scorso ha scandito in modo piano e limpido le sue prime dichiarazioni dopo la nomina voluta da Papa Francesco.
“La nostra è una Chiesa che sta per strada, che cammina insieme, che vuole raggiungere il cuore degli uomini e delle donne e che parla a tutti nell’unica lingua universale, la lingua dell’amore. Sappiamo tutti che non siamo soli: il Signore c’è. E sappiamo di avere tanti compagni di viaggio, consapevoli o inconsapevoli”. Forse per capire di che pasta è fatto il Card. Zuppi basta riandare alla toccante omelia che pronunciò ai funerali dell’amico David Sassoli. Per come l’ho conosciuto nel mondo della Caritas sono sicuro che aiuterà la chiesa ad essere davvero “in uscita” e aiuterà a percorrere con rinnovato spirito strade e piazze delle città e delle periferie.
Lo Spirito Santo che guida la Chiesa ora ha un alleato in più!