In questi giorni di vacanza dalla scuola e dal lavoro do una mano agli “artigiani del presepe” per illustrare il presepe allestito nella Villa Ceriani visitato già da migliaia di persone.
Di solito mi soffermo in prossimità della Natività mostrando non solo l’abilità con cui è stata realizzata, ma soprattutto la tenerezza con cui all’interno della stalla Giuseppe scopre Maria mentre lei si alza per allattare Gesù. Una scena considerata dai tanti visitatori molto commovente fino a vedere tanta ammirazione e qualche lacrima.
Dalla sera dell’ultimo dell’anno inserisco nella mia presentazione una parte del discorso del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rivolto soprattutto ai giovani.
Un passaggio che mi ha molto toccato e che considero un passaggio inedito rivolto ai giovani: “Vorrei rivolgermi ai più giovani. Cari ragazzi, ve lo dico con parole semplici: l’amore non è egoismo, possesso, dominio, malinteso orgoglio. L’amore – quello vero – è ben più che rispetto: è dono, gratuità, sensibilità”.
Mi sono sentito chiamato in causa come educatore, ma come non sentire queste parole rivolte a tutti gli educatori e soprattutto ai genitori? Allora quando illustro la natività del Presepio di Crevenna cito le parole di Mattarella: “l’amore è ben più che rispetto: è dono, gratuità sensibilità”. Sono valori e atteggiamenti che vedo realizzati all’interno della natività. A giudicare dalla reazione del grande pubblico di visitatori credo che il messaggio arrivi davvero al cuore.
Grazie Presidente, ci ha detto parole grandi e di indubbia efficacia!
