Domenica 10 novembre la diocesi di Milano celebra la Giornata Diocesana Caritas.
In vista dell’appuntamento riporto alcune considerazioni per vivere la giornata con un nuovo slancio caritativo e per dare continuità del servizio alle persone in difficoltà. “La violenza provocata dalle guerre mostra con evidenza quanta arroganza muove chi si ritiene potente davanti agli uomini, mentre è miserabile agli occhi di Dio. Quanti nuovi poveri produce questa cattiva politica fatta con le armi, quante vittime innocenti! Eppure, non possiamo indietreggiare.
I discepoli del Signore sanno che ognuno di questi “piccoli” porta impresso il volto del Figlio di Dio, e ad ognuno deve giungere la nostra solidarietà e il segno della carità cristiana. «Ogni cristiano e ogni comunità sono chiamati ad essere strumenti di Dio per la liberazione e la promozione dei poveri, in modo che essi possano integrarsi pienamente nella società; questo suppone che siamo docili e attenti ad ascoltare il grido del povero e soccorrerlo». (Esort. ap. Evangelii gaudium, 187) Fare Caritas vuol dire prendersi a cuore la sorte di tanti uomini e donne che pagano il prezzo di tante ingiustizie, di tanti soprusi, di tanta violenza.
La giornata Caritas di domenica prossima sarà un invito a non delegare ad alcuni la cura dei “poveri”, ma a fare in modo che sia tutta la comunità cristiana a farsene carico.