• Parrocchia S. Maria Maddalena - Crevenna - Erba
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    Chiesa Parrocchiale

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    Chiesa Parrocchiale - Interno

  • Parrocchia S. Maria Maddalena - Crevenna - Erba
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    Oratorio

  • Parrocchia S. Maria Maddalena - Crevenna - Erba
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    S. Maria Maddalena - Patrona

  • Parrocchia S. Maria Maddalena - Crevenna - Erba
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    Affresco del '400

  • Parrocchia S. Maria Maddalena - Crevenna - Erba
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    Chiesa di S. Giorgio

  • Parrocchia S. Maria Maddalena - Crevenna - Erba
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    Croce Pessina

La regione Toscana ha approvato una legge sul “fine vita” colmando un vuoto lasciato scoperto dal Parlamento.

È la prima regione in Italia ad affrontare il delicato tema che trascina con sé una miriade di implicazioni legislative, etiche, umane e tante altre. Non sono un moralista e confesso di non avere competenze per affrontare l’argomento soprattutto dal punto di vista etico e tanto meno legislativo, ma sento che la legge toscana sul “fine vita” mi spinge a fare due considerazioni.

La prima è che il suicidio assistito pecca di una grave assenza, quella della responsabilità collettiva di tutta la comunità. Essa appare frutto dell’individualismo esasperato, frutto tossico della nostra civiltà occidentale. La comunità cristiana è chiamata a umanizzare la morte con il giusto accompagnamento attraverso le cure palliative e la creazione di nuovi hospice. Nessuno nega la necessità di garantire un fine vita dignitoso e non sofferto e per questo ci sono già in atto le risorse della medicina.

La seconda considerazione è l’appello alla comunità cristiana per avere il coraggio di andare contro corrente pur comprendendo il dramma che vivono le famiglie poste difronte alla tremenda decisione da prendere di fronte a malattie senza ritorno dei loro cari.

Credo che oggi occorra davvero potenziare ciò che c’è già: le cure palliative e gli hospice.