“Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. … Voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia” (Gv 16,20b.22).
Gesù manifesta se stesso con il dono della gioia, la gioia cristiana, che trova il suo fondamento nella libertà, nella pace, nella fratellanza, nel rapporto di fede con Dio. Ma se mancano questi fondamenti, come può esserci gioia? Come è possibile la gioia nel nostro mondo, pieno di contraddizioni, ingiustizie, guerre? La gioia così non è forse fuga dalla realtà? No, la gioia non è cancellare la Croce di Gesù, che non è una sconfitta; e se non è una sconfitta, allora tutta la storia umana deve essere interpretata in modo diverso. È questa la ragione ultima che giustifica la gioia, anche se le situazioni della vita possono essere non facili. La gioia cristiana è gioia che viene da Dio, è dono di Dio; viene dalla certezza che Gesù ci ha salvato; è la gioia che proviene dall’amore di Dio, che salva l’umanità.