“Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità»” (Gv 14,15-17a).
Dopo i giorni nei quali con la Liturgia abbiamo rivissuto le apparizioni di Gesù risorto, dopo aver contemplato l’Ascensione di Gesù al cielo, ecco che cinquanta giorni dopo la Pasqua giunge la Pentecoste. È la solennità che introduce la Pasqua del Signore Risorto nella vita dei risorti, nella nostra vita di redenti da Lui. La Liturgia ci presenta un brano del Vangelo di Giovanni, che proviene dai discorsi di addio, con i quali Gesù ha voluto confidare agli apostoli ciò che più gli stava a cuore per la loro vita futura, per il loro avvenire, per la missione che avrebbe loro affidato. E Gesù, per il loro futuro, annuncia il dono dello Spirito Santo. Due sono i nomi con cui qui Gesù parla dello Spirito Santo: il Paraclito e lo Spirito della verità: il Paraclito è l’avvocato, il difensore; lo Spirito della verità ci porta sulla via della verità di Dio, ci conduce alla verità che è Dio, Gesù Cristo, Figlio di Dio.