“La donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò” (Gen 3,6).
Mentre il racconto della Genesi ricorda che “il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto”, spiegandoci come il demonio, rappresentato dal serpente, faccia di tutto per conquistare a sé la nostra libertà, è Eva che sceglie di cogliere il frutto proibito dell’albero e Adamo ne condivide totalmente la scelta. Se la libertà è cosa buona, non sempre è cosa buona quanto, per la libertà, si sceglie di fare. C’è qui il peccato, che è la conseguenza della scelta in favore del male; e il male è il rifiuto di Dio e del suo amore.