Trinità

“Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva” (Lc 17,33)

Queste parole di Gesù possono incutere timore, se ci fermiamo alla prima parte della frase di Gesù: sarà condannato chiunque avrà guardato sistematicamente a se stesso, dimenticando l’altro. Ma c’è anche la seconda parte dell’affermazione di Gesù: si salverà chi comunque avrà donato la propria vita per amore. Che conta è ciò che ciascuno vive nel presente; così mettiamo in pratica, giorno per giorno, la parola di Gesù. Solo in questo modo passato e futuro si riempiranno di senso. Nei giorni di Noè e di Lot ci si era illusi di costruire la propria salvezza “mangiando, bevendo, comprando, vendendo, piantando o costruendo”; invece ci si prepara al giorno del ritorno glorioso di Gesù dimenticando se stessi per amore, come Gesù ha insegnato: “Non c’è amore più grande di questo: dare la vita” (Gv 15,13). Occorre cioè vivere giorno dopo giorno alla sua presenza, unendoci saldamente alla sua Parola, senza lasciarsi travolgere dalle cose inutili, vuote, puntando invece all’essenziale.