“I genitori del Signore Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendeva-no la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero” (Lc 2,41-43).
La Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe ha molto da dire oggi a noi, alle nostre famiglie, alla nostra società sempre più secolarizzata, che, allentando o troncando il rapporto con Dio, compromette anche i rapporti umani. Anche nella famiglia di Gesù ci sono stati momenti di difficoltà, uno dei quali è stato lo smarrimento di Gesù nel tempio. Nei momenti difficili, in cui sembra che Dio ci abbia abbandonati, in cui sperimentiamo l’assenza di Dio, ci viene in aiuto l’esempio di Maria, la madre di Gesù. Alla domanda an-gosciata di Maria a Gesù: “Figlio, perché ci ha hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercava-mo”, fa seguito la risposta di Gesù: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. È la risposta che Gesù ripete anche a noi, quando temiamo di averlo perso, perché non lo sentiamo presente nella vita nostra e della nostra famiglia. Maria è dunque per noi una risposta con-creta, un modello di comportamento ogni volta che ci sembra di aver perso Dio e di cercarlo senza riusci-re a trovarlo. Come a sua Madre, così Gesù anche a noi risponde che non conosciamo le sue strade, né le strade e i progetti del Padre, e che solo rimanendo fedeli a Lui potremo scoprirli..