«Chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna» (Gv. 4,14)
L’acqua viva che Cristo dà alla Samaritana, come l’acqua del Battesimo, trasforma la vita dall’interno, la converte. “L’acqua” crea una nuova vita, la “vita di grazia”. Questa “vita” però può essere anche perduta, attraverso il peccato, il rifiuto, l'incredulità. È importante allora convincerci che questa novità di vita (“acqua viva”), che ci è stata data nel Battesimo, non deve mai essere considerata come qualcosa di acquisito una volta per sempre, ma esige la nostra libera e responsabile accettazione e corrispondenza. In questa seconda domenica di Quaresima, durante la celebrazione, l’atto penitenziale verrà sostituito dal rito della benedizione e aspersione dell’acqua. Saremo aspersi con l’acqua benedetta in ricordo del nostro Battesimo; rinnovati potremo accostarci degnamente alla mensa del Signore.