Trinità

“Mentre camminavano per la strada, un tale disse al Signore Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo»”. (Lc 9,57-58)

Ci sono persone che, senza aspettare la chiamata di Gesù, si propongono di seguirlo. A volte si può essere presi dall’entusiasmo, da una generosità spontanea, e si risponde come quello sconosciuto di cui parla il Vangelo: “Ti seguirò dovunque tu vada”. Egli, con gli altri, pensava di poter vivere tranquillamente la risposta alla chiamata di Gesù magari nel lavoro che già lo occupava. Gesù però sconvolge i loro e i nostri progetti, raffredda il nostro entusiasmo, ci fa riflettere sulla difficoltà di seguirlo, sulla necessità di una decisione profonda e non superficiale: essere cristiani non è frutto di un momento di entusiasmo, ma conseguenza di una scelta radicale meditata. Seguire Gesù non è solo un sentimento, ma è l’impegno di tutta la persona, che coinvolge anche le cose più care, senza riserve e senza condizioni.