“Quanto è grande la casa di Dio, quanto è esteso il luogo del suo dominio! ... Manda la luce ed essa corre, l’ha chiamata, ed essa gli ha obbedito con tremore. Le stelle hanno brillato nei loro posti di guardia e hanno gioito.” (Bar 5,24-38).
Il Creatore di tutto ha fatto l’universo come un tempio della sua gloria. Ma se tutto il creato è la casa di Dio, perché costruire allora delle case a Dio, delle chiese? La risposta la troviamo nella caratteristica della natura umana, che non può fare a meno dei segni e dei mezzi. Abbiamo cioè bisogno di realtà visibili, che siano segni visibili di realtà ancora più grandi, che ci richiamino alle realtà eterne. Abbiamo bisogno di mezzi esteriori e visibili che ci aiutino vivere la vita dello Spirito. Ad esempio, un quadro che ritrae una persona che ci è cara, viva o defunta; non è la persona a cui siamo affezionati; eppure lo conserviamo con cura, perché è un segno della persona a cui siamo affezionati. Così è per la comunità cristiana; poiché essa è tempio dove abita lo Spirito Santo, non può fare a meno di luoghi, di chiese, di edifici per pregare Dio, per crescere nella fede, nella speranza, nella carità. Ecco perché dedichiamo a Dio le nostre chiese-edificio, a Lui che non ha bisogno di chiese o di case. Siamo noi ad averne bisogno.