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Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi” (1Cor 3, 16-17).
San Paolo ci ricorda che siamo “campo di Dio”, “edificio di Dio”, “tempio di Dio” e che “lo Spirito di Dio abita” in noi. Questa solennità della Dedicazione è l’occasione per capire che cosa è la Chiesa, costruita sul “fondamento … che già vi si trova, che è Gesù Cristo”. Non c’è fondamento diverso da Cristo; senza di Lui non v’è Chiesa. La Chiesa non esisterebbe senza Gesù Cristo, che l’ha costituita chiamando a sé gli apostoli. Questa solennità è anche l’occasione per comprendere qual è il nostro posto nella Chiesa. Siamo infatti chiamati ad essere ogni giorno Chiesa di Cristo con la nostra fede in Lui, con il nostro amore per gli altri, con la nostra speranza in un futuro di vita.
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CELEBRAZIONE DEL SACRAMENTO DELLA CRESIMA Sabato 9 ottobre 2021 e Domenica 10 ottobre 2021 Chiesa prepositurale, ore 15.30
È con grande gioia che la nostra Comunità accoglie i ragazzi e le ragazze che ricevono il dono dello Spirito Santo con il Sacramento della Confermazione. Siamo loro vicini con la preghiera, affinché il dono dello Spirito Santo li rafforzi e li renda sempre più testimoni del Signore Gesù e del suo amore.
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Gesù chiese al dottore della Legge: “«Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' così»” (Lc 10,36-37).
La parabola del buon Samaritano si gioca su due domande. La prima è quella del dottore della Legge: “Chi è mio prossimo?”, cioè fin dove arriva il comandamento dell’amore, come posso soddisfare questo precetto? La seconda domanda è quella di Gesù, alla fine della parabola, il quale rovescia la domanda che gli era stata fatta: Non più “Chi è il mio prossimo”, ma “Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?”. Che conta non è sapere chi è il nostro prossimo, ossia la categoria di persone che ci permette di esercitare la carità, ma farci prossimo, spostando il centro di interesse da noi agli altri.
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AMA. QUESTA SÌ CHE È VITA!
“Invito tutti e per tutto l’anno ad abitare il paese dove si ama la vita, perché è dono di Dio, è la vita di Dio; ad abitare nel paese dove si ama la vita, perché è vocazione alla gioia, la gioia di Dio; dove si ama la vita e si guarda lontano, perché si vorrebbe condividere con tutti la grazia di abitare in Dio.Questa è la vita eterna, che conoscano te, l’unico vero Dio e colui che hai mandato, Gesù Cristo (Gv 17,3)”. (Dal Messaggio dell’Arcivescovo per la festa dell’Oratorio).
“Riprendiamo le attività dell'anno oratoriano con lo slancio di un nuovo inizio e torniamo all'essenziale della nostra fede, comunicando la bellezza di una vita che si spende per amore e dando testimonianza di una comunità dove ci si ama «gli uni gli altri». Dio che è amore lo si conosce così, sperimentando la libertà dell'essere suoi figli, l'unità fra i suoi discepoli, la gioia che si esprime nella festa. AMA. QUESTA SÌ CHE È VITA! L'oratorio vive così un anno di "rinascita", puntando sulla scoperta di ciò che rende felici e su un'attenzione che coinvolge una fascia d'età specifica: gli adolescenti. Questo anno oratoriano 2021-2022 diventa l'Anno straordinario Adolescenti!” (dal testo della FOM).
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"Quello che è nato dallo Spirito è spirito" (Gv 3,6) Che cosa fa lo Spirito di Dio? Egli con la sua luce rischiara la vita di quelli che, come è invitato a fare Nicodemo, si lasciano condurre dallo Spirito Santo. Questa è la strada di tutti coloro che, come Nicodemo, non fuggono dalla realtà, ma accettano di affrontare i propri dubbi, le proprie debolezze, le proprie oscurità. Scrutano perciò negli angoli bui della propria vita, della propria coscienza; sanno però di essere rischiarati dalla presenza e dal dono dello Spirito Santo. Non mancano nella vita momenti difficili, situazioni inquietanti, passaggi delicati. Ecco allora che lo Spirito Santo ci fa intuire il senso delle cose, il significato della nostra vita e di ciò che in essa accade; pensiamo alla malattia, alla perdita di una persona cara, al dolore innocente. Lo Spirito, se solo ci lasciamo condurre da Lui, ci avvolge con la sua luce ed il suo calore, mettendoci con decisione sulla via del Vangelo.
Mons. Angelo