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FESTA DI SANT’EUFEMIA PATRONA DELLA COMUNITÀ PASTORALE
La festa di S. Eufemia, alla quale è dedicata la nostra Comunità Pastorale, è un rinnovato invito a vivere questo percorso di Comunità come occasione privilegiata di comunione e di corresponsabilità, come via per essere più autenticamente Chiesa, e non semplicemente come modo per rendere più semplice, mediante l’unificazione di alcuni “servizi”, la vita delle singole Parrocchie, che la compongono. Questa festa è perciò l’invito a domandarci ancora una volta a che punto è la coscienza del nostro essere Chiesa. Infatti, come scrive l’Arcivescovo Mons. Mario Delpini nella Proposta pastorale per l’anno 2021-2022 “Unita, libera, lieta. La grazia e la responsabilità di essere Chiesa”, ”è l’unica Chiesa di Cristo che nutre le sue comunità, sopperendo alla stanchezza delle antiche terre di cristianità, per dare slancio alla missione”. Forse il cammino della nostra Comunità Pastorale risente un po’ di una simile stanchezza. Ecco allora l’invito a svegliarci dal torpore, per far trasparire il volto di una Chiesa che è comunione e missione.
Mons. Angelo
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FESTA PATRONALE DI SANTA MARIA NASCENTE (5 – 8 settembre 2021)
Ritorna un appuntamento che ci è caro: la festa patronale di S. Maria Nascente, alla quale è dedicata la Parrocchia prepositurale. Una famiglia, come è anche la Comunità cristiana, vive anche dei momenti di festa; e questa è una festa che ha il colore e il calore di un’appartenenza. Per questo motivo è bello ricordare il cammino percorso insieme ad alcuni sacerdoti che hanno fatto parte – e spiritualmente continuano a far parte – della nostra Comunità. Essi sono: Don Giovanni Meraviglia, Don Stefano Rocca, Don Luigi Pisoni, Don Raffaele Anfossi, i quali in epoche diverse sono stati assistenti del nostro Oratorio e quest’anno ricordano uno speciale anniversario sacerdotale: Don Giovanni 60 anni di sacerdozio, Don Stefano 40, Don Luigi 25, Don Raffaele (che non potrà essere presente a motivo di un impegno inderogabile sopraggiunto solo alcuni giorni or sono) 20. Li affidiamo tutti nella preghiera alla nostra celeste patrona. Ed è a Maria che sarà dedicata anche la serata della festa dell’8 settembre. Lo faremo con le parole di Dante Alighieri, nel VII centenario della sua morte. Infatti un grande cultore del sommo poeta, Franco Nembrini, leggerà e commenterà il canto XXXIII del Paradiso: “Vergine madre, figlia del tuo figlio, | umile ed alta più che creatura, | termine fisso d'eterno consiglio”. È l’unica iniziativa, per ora, che si svolge nella nostra città per commemorare il grande poeta. Confido nella vostra partecipazione.
Mons. Angelo
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GRAZIE ALLE SUORE DELLA CARITÀ BENVENUTO DON CARLO
Durante l’estate è giunta la notizia della cessazione della presenza delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret nella Parrocchia S. Maria Nascente, presenza iniziata nel lontano 1890. L’annuncio, dato domenica 18 luglio scorso, pone fine ad una presenza, iniziata nel lontano 1890, nelle realtà pastorali, educative ed assistenziali della comunità ecclesiale e cittadina erbese. Questo momento, che inevitabilmente porta con sé un po’ di sofferenza, è occasione per esprimere alle Suore la nostra più viva gratitudine per il tanto bene che hanno fatto in 131 anni di presenza tra noi.
Domenica 25 luglio scorso è stato annunciato l’arrivo Don Carlo Gerosa come nuovo Vicario della Comunità Pastorale S. Eufemia. Egli, che risiederà presso la Parrocchia S. Marta, sarà a servizio delle Parrocchie della Comunità Pastorale. Don Carlo, che proviene da Lecco, dove era Responsabile della Comunità Pastorale Beata Vergine di Lourdes, comprendente le Parrocchie di Acquate, Olate e Bonacina, ha 63 anni ed è originario di Lambrugo; giungerà tra noi nel corso del prossimo mese di settembre. Fin d’ora gli diamo il nostro benvenuto, gli diciamo la nostra disponibilità a collaborare con lui e gli assicuriamo la nostra preghiera per il suo ministero.
Mons. Angelo
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”Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre” (Gv 12,46).
È necessario credere nella luce che è Gesù, rimanere alla sua presenza, per poter diventare suoi figli. Non occorre fare chissà che cosa, non servono i grandi discorsi, non occorrono i miracoli; occorre invece avere coraggio, fidarsi del Signore, mettere la nostra vita nelle mani del Signore, credere che le nostre vicende personali, anche quando incontrassero tante difficoltà, sono nelle mani di Dio; a Lui nulla sfugge. La nostra risposta alla fedeltà di Dio però non è sempre costante, e neppure è sempre coerente. La nostra fiducia in Lui è fatta di alti e bassi. Ma ciononostante Gesù vede e aspetta, con infinita pazienza.