Venne ad abitare in mezzo “a noi”: la dinamica dell’incontro si fa ancora più specifica, nella sua accezione plurale. Ogni gesto della fede ci apre ad una dimensione più grande del nostro io, che si concretizza nello sguardo ai più vicini, alla nostra comunità di fede e di vita, fino a chi è affidato alla solidarietà dell’umanità intera. La figura di Giovanni Battista mette in luce il rapporto con il Messia, su cui fondiamo la nostra vita comunitaria. Questo “noi” diventa espressione sintetica di altre accezioni più complesse: “creare legami”, “mettere insieme”, “non vivere più per sé stessi”, “coltivare relazioni”, “intrecciare rapporti di bontà”. Il rischio è quello di far restare tutto questo un buon proposito, che si scontra con la nostra incapacità di fidarci, cioè di avere fede.
Quinta domenica di Avvento
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