“In quel tempo. Il Signore Gesù espose ai suoi discepoli un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò»” (Mt 13, 24-25).
La parabola del buon seme e della zizzania ci parla del regno di Dio, che non si impone con violenza, ma si diffonde liberamente; non annienta le opposizioni, ma coesiste, lottando contro le forze del male, rappresentate dalla zizzania. Vediamo qui all’opera la pazienza di Dio, che fa risaltare l’impazienza delle persone, nella parabola rappresentate dai servi, che vorrebbero porre mano subito all’eliminazione della zizania. Dio invece lascia crescere insieme seme buono e zizzania. Questo è lo stile di Dio e così deve essere lo stile del cristiano. La pazienza di Dio ci deve perciò insegnare ad evitare di essere impazienti con Lui, quasi che la nostra preghiera sia una questione di dare e avere. La pazienza di Dio ci deve insegnare anche ad essere pazienti verso noi stessi e a vivere il nostro rapporto con gli altri vedendo in essi, più che i difetti, ogni più piccolo segno di bene.