“Il Signore Gesù apparve agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato” (Mc 16, 14b-16).
Le parole di Gesù sono quanto mai chiare; esse ci aprono agli orizzonti dell’annuncio del Signore e del suo Vangelo al mondo. In queste parole è riassunto il tema della missione che, prima di essere missione della Chiesa, è missione di Gesù. La missione della Chiesa non può esistere senza la missione di Gesù, al di fuori della missione di Gesù. La sua incarnazione, la sua venuta nel mondo è un atto di amore immenso: l’amore di Dio nei confronti di tutta l’umanità. La Chiesa deve perciò fare sue le motivazioni profonde che giustificano la missione stessa di Gesù. Non è possibile fermarsi all’esteriorità; occorre invece tornare alle origini, all’amore di Dio; occorre farsi carico della misericordia, della passione, della dedizione, proprie della venuta del Figlio di Dio nel mondo, il Signore Gesù, che per noi e per la salvezza dell’intera umanità ha offerto la sua stessa vita in riscatto del peccato del mondo.